Per dedurre le perdite su crediti occorrono elementi certi e precisi

La dimostrazione può avvenire con ogni mezzo utilizzabile nel processo tributario e un solo elemento non basta a confermare il diritto al recupero della somma.
SINTESI: Sul tema della deducibilità delle perdite su crediti ai fini fiscali non correlate all’assoggettamento del debitore a procedure concorsuali, la Corte ribadisce il proprio orientamento in base al quale è a carico del contribuente che voglia portare in deduzione la perdita, dimostrare gli elementi “certi e precisi” che hanno dato luogo a una perdita, chiarendo ulteriormente che si può parlare di perdita su crediti quando il debitore non paga volontariamente e il credito non risulta attuabile coattivamente attraverso gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione del creditore. Inoltre la certezza che si è verificata una perdita (fiscalmente rilevante) può darsi con ogni mezzo di prova utilizzabile nel processo tributario, peraltro aggiungendosi che il riferimento alla presenza di “elementi” certi, lascia intendere che un solo elemento non è di sicuro sufficiente ai fini della prova della certezza della perdita (cfr., in tal senso, 14568/2001).

Sentenza n. 4567 del 15 febbraio 2019 (udienza 12 novembre 2018)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Virgilio Biagio – Est. Chiesi Gian Andrea
Deducibilità delle perdite su crediti – È a carico del contribuente dimostrare gli elementi “certi e precisi” che hanno dato luogo a una perdita – La certezza che si sia verificata una perdita può darsi con ogni mezzo di prova – Un solo elemento non è sufficiente ai fini della prova della certezza della perdita

fonte: FiscoOggi

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